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Attraverso gli occhi di una Volvo

L’auto che veglia su di voi

Nonostante tutto il complesso lavoro che svolgiamo per eliminare gli incidenti automobilistici, gli incidenti mortali e le lesioni gravi, resta sempre valida una semplice constatazione: l’incidente meno pericoloso è quello che non si verifica mai.

Attraverso la ricerca, la conoscenza e lo sviluppo abbiamo continuato a migliorare i dispositivi di prevenzione delle collisioni delle nostre auto, realizzando alcuni dei sistemi attualmente più avanzati ed efficaci. E il nostro lavoro continua, mentre procediamo verso il nostro obiettivo di azzerare il numero di vittime e feriti gravi a seguito di incidente in una nuova Volvo.

Il futuro con LIDAR

La tecnologia LiDAR, acronimo di Light Detection & Ranging, è un metodo di telerilevamento che utilizza la luce sotto forma di laser pulsato per misurare le distanze con estrema precisione e affidabilità.
I sistemi LiDAR possono fare una notevole differenza in termini di sicurezza nella vita reale: le nostre ricerche più recenti indicano che l’aggiunta di sistemi LiDAR a un’auto già sicura può ridurre gli incidenti gravi anche del 20%, mentre la prevenzione complessiva delle collisioni può essere incrementata fino al 9%*.

La sofisticata tecnologia LiDAR, che col tempo sarà standardizzata, è integrata nel tetto del nuovo modello Volvo EX90 e può rilevare la presenza di pedoni fino a 250 metri di distanza, così come oggetti di piccole dimensioni e colore scuro – ad esempio, uno pneumatico su una strada dal fondo nero – a 120 metri dal veicolo. Il tutto mentre si viaggia a velocità autostradali. E poiché non ha bisogno di luce come una telecamera, veglia su chi guida sia di giorno che di notte.

Uno scudo di sicurezza a 360°

“Riteniamo che l’EX90 sia la Volvo più sicura di sempre”, ha commentato Joachim de Verdier, responsabile del reparto Safe Vehicle Automation di Volvo Cars. “Abbiamo unito la nostra conoscenza del contesto esterno a una comprensione più approfondita del livello di attenzione del guidatore. Quando tutti i nostri sistemi di sicurezza, i sensori, il software e la potenza di calcolo interagiscono tra loro, creano uno scudo di sicurezza preventiva intorno al guidatore, di cui non ci si accorge neanche finché non se ne ha bisogno”.

Sfruttando la sinergia tra i nostri sensori avanzati, il software sviluppato internamente e la potenza di calcolo del computer di bordo, abbiamo introdotto elementi di ridondanza per una maggiore sicurezza e puntiamo a proporre una vettura in grado di monitorare un numero maggiore di potenziali pericoli rispetto al passato, sia all’esterno che all’interno dell’abitacolo.
La capacità delle nostre auto di capire il contesto esterno, insieme ad una migliore comprensione del livello di attenzione del guidatore, costituisce un altro elemento fondamentale della tecnologia di guida autonoma che introdurremo in un prossimo futuro.

Si occupa di tutte le persone a bordo

A tutti noi piace pensare di essere abili guidatori, ma sappiamo che anche i migliori tra noi commettono errori. Si può essere distratti, stressati, assonnati o in altri stati che influiscono sulla guida. E quando non si è al meglio, si può avere bisogno di aiuto.

Per realizzare il nostro obiettivo di un futuro senza incidenti, abbiamo dovuto analizzare tutte le ragioni per cui un incidente può verificarsi. Da sempre ci siamo concentrati sulla capacità delle nostre auto di comprendere meglio ciò che accade intorno a loro per proteggere le persone al loro interno.
Tuttavia, per esplorare nuovi orizzonti in materia di sicurezza delle persone ci dobbiamo spingere oltre: occorre migliorare la capacità dell’auto di comprendere lo stato in cui si trova il conducente.

Riconoscimento dello stato del conducente

“I nostri studi dimostrano che, semplicemente osservando la direzione dello sguardo del conducente e la frequenza e la durata di abbassamento delle palpebre, è possibile capire molto sullo stato di chi sta guidando”, spiega Emma Tivesten, Senior Technical Expert, Centro Sicurezza di Volvo Cars. “Basando i suoi calcoli sui risultati delle nostre ricerche, il sistema di rilevamento consente alle nostre automobili di riconoscere se le facoltà del conducente sono ridotte, magari a causa di sonnolenza, distrazione o altri fattori che causano disattenzione, e di offrire assistenza aggiuntiva nel modo più adatto alla situazione”.

Utilizzando le sue due telecamere per cogliere i primi segnali che indicano che il conducente non è in piena forma, il sistema monitora i pattern visivi del conducente. Il sistema misura per quanto tempo il conducente guarda la strada davanti a sé, tenendo conto delle variazioni naturali, in modo da capire quando il suo sguardo, e forse anche la sua mente, si concentrano su un punto diverso rispetto alla guida.

Il conducente guarda troppo poco la strada? Può essere un segno di distrazione visiva, magari perché sta guardando il telefono. La sta fissando in maniera eccessiva? Può essere un segno di distrazione cognitiva, il che potrebbe significare che il conducente è assorto nei suoi pensieri al punto da non percepire più ciò che sta guardando.

Gioca un ruolo importante anche il volante capacitivo dell’auto. Quest’ultimo rileva se il conducente toglie le mani dal volante, monitorando così la stabilità dell’input di sterzata.

Avvalendosi della nostra tecnologia brevettata per il rilevamento in tempo reale dei pattern visivi e del comportamento dello sterzo, l’auto sarà in grado di intervenire in modo appropriato per aiutare il conducente quando necessario. L’assistenza può iniziare con un semplice segnale di avvertimento che aumenta di volume in funzione della gravità della situazione. Se il conducente non reagisce ai segnali di avvertimento sempre più chiari, l’auto può arrivare a fermarsi in sicurezza a bordo strada, segnalando la situazione agli altri utenti della strada attraverso le luci di emergenza.

Un paio d’occhi in più

Pensate ai movimenti delicati e appena percettibili del respiro di un bambino che dorme.
Il nuovo sistema radar per l’abitacolo sviluppato dai nostri esperti è concepito con una sensibilità e un’accuratezza tali da rilevare i minimi movimenti su scala inferiore al millimetro, ad esempio quelli di un bambino che dorme. È il primo dispositivo di questo tipo in grado di rilevare l’intero abitacolo dell’auto, compreso il bagagliaio.

Il nuovo sistema radar sarà installato di serie del nostro nuovo SUV Volvo EX90, e sarà integrato poi anche negli altri modelli Volvo di prossima uscita, ed stato progettato per aiutare a prevenire un tragico fenomeno che si è rivelato fin troppo reale per tante famiglie. Il primissimo sistema radar per l’abitacolo sviluppato da Volvo Cars garantisce che nessuno venga dimenticato a bordo.

Rilevamento degli occupanti

Grazie ai sensori integrati nella console posta in alto, nelle luci di lettura collocate nel tetto e nel bagagliaio dell’auto, il nuovo sistema è il primo in grado di rilevare movimenti sub-millimetrici nell’intero abitacolo dell’auto.
Per assicurare la massima copertura possibile dell’abitacolo e che il sistema possa rilevare se un bambino o un animale domestico sono stati lasciati in auto, abbiamo posizionato i radar in tutto l’abitacolo, dalla parte anteriore a quella posteriore, compreso il bagagliaio posteriore.

“Nessuno decide di distrarsi o di essere stanco, ma sappiamo che può succedere”, ha commentato Lotta Jakobsson, tecnico esperto in prevenzione degli infortuni. “Siamo tutti esseri umani e la distrazione fa parte della vita. Con l’aiuto di una tecnologia all’avanguardia, possiamo assistervi quando non siete al meglio e aiutarvi a non lasciare in auto accidentalmente membri della famiglia o animali domestici”.

Tutte le volte che si cerca di bloccare le portiere della vettura, il sistema radar interno si attiva e verifica che l’auto non contenga persone o animali domestici, prima di consentire il blocco.

Se viene rilevata la presenza di persone o animali nell’ abitacolo, le portiere rimarranno sbloccate e sullo schermo della console centrale viene visualizzato un messaggio che ricorda di controllare la presenza di occupanti dell’abitacolo.
Il sistema di climatizzazione dell’auto rimane attivo se vengono rilevate persone o animali a bordo, così da migliorarne lo stato di confort. In questo modo si può inoltre ridurre il rischio di ipotermia o di colpi di calore.

“Siamo sempre stati leader nel campo della sicurezza e vogliamo continuare a salvaguardare vite umane stabilendo nuovi standard di sicurezza automobilistica”, ha dichiarato Lotta Jakobsson. “Questo significa anche farvi sentire sicuri e regalarvi la massima tranquillità. Questo tipo di sicurezza emotiva permette di godere appieno della vita, aiutando allo stesso tempo a prevenire le tragedie”.